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Cybersecurity: strategia cloud e zero trust

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2025 - 05 - 20

La sicurezza informatica non si limita più ai firewall e agli antivirus

La rapida digitalizzazione delle imprese ha fatto emergere nuove minacce, molto più complesse dei virus di ieri. In un mondo distribuito in cui i dipendenti, le applicazioni e i dati non sono più confinati nella rete aziendale, i vecchi modelli di sicurezza perimetrale non sono più sufficienti. Lo sviluppo del cloud, del lavoro ibrido, degli oggetti connessi e dei servizi SaaS ha creato un ambiente mutevole in cui l'identità e la gestione degli accessi sono i nuovi perimetri da difendere.

Secondo il report 2024 di Verizon sulle violazioni dei dati, più dell'80% degli incidenti sono legati ad accessi compromessi o scarsamente protetti. La maggior parte degli attacchi sfrutta vulnerabilità umane o diritti di accesso mal gestiti.

È quindi urgente ripensare la sicurezza informatica non come un livello aggiuntivo, ma come un'architettura integrata fin dalla progettazione di qualsiasi strategia IT, e in particolare cloud. È qui che si impongono concetti come Zero Trust.

Cloud e sicurezza informatica: rischi specifici che richiedono un approccio dedicato

Il passaggio al cloud offre numerosi vantaggi: agilità, scalabilità, riduzione dei costi. Ma introduce anche una maggiore esposizione se la sicurezza informatica non è adeguata. A differenza dell'infrastruttura on-premise, il cloud si basa su un modello di responsabilità condivisa : l'infrastruttura è protetta dal fornitore, ma la configurazione, gli accessi e i dati sono gestiti dal cliente.

In altre parole, una configurazione errata delle risorse cloud (tariffe eccessive, mancanza di crittografia, interfacce esposte) può diventare un punto critico, anche se il fornitore è certificato ISO o HDS.

Inoltre, gli ambienti cloud sono dinamici: macchine virtuali create al volo, container, database temporanei... Diventa impossibile proteggere questo tipo di infrastruttura con gli strumenti tradizionali, progettati per ambienti stabili.

I criminali informatici hanno capito bene : gli attacchi agli ambienti cloud (accesso API, Shadow IT, configurazioni errate) sono in forte aumento. Una strategia cloud non può essere dissociata da una strategia di sicurezza adatta a questa realtà in evoluzione.

Zero Trust: il pilastro della sicurezza informatica moderna e cloud-ready

Di fronte a queste nuove sfide, il modello Zero Trust (ZTNA - Zero Trust Network Access) sta guadagnando terreno. Il suo principio è semplice : mai fidarsi, sempre controllare, anche all'interno del perimetro della rete. Ogni utente, ogni dispositivo, ogni applicazione deve essere autenticato, autorizzato e monitorato costantemente.

Zero Trust si basa su tre fondamenta fondamentali:

  • Verifica rigorosa dell'identità (MFA, SSO, IAM)
  • La micro segmentazione della rete e dei diritti di accesso
  • Monitoraggio continuo e analisi comportamentale

In un ambiente cloud, questo modello ha senso. Consente di limitare la portata di una potenziale compromissione, ridurre notevolmente la superficie di attacco e garantire una maggiore conformità con standard come il GDPR o l'ISO 27001.

Ma adottare una strategia Zero Trust non si decreta. È un lavoro trasversale che coinvolge l'IT, la DSI, le HR, la direzione generale... Si tratta di una trasformazione tanto culturale quanto tecnica, che richiede accompagnamento, strumenti adeguati e visione strategica.

Governance, audit, resilienza: i nuovi pilastri della sicurezza informatica

Al di là della tecnica, la sicurezza informatica moderna si basa su una governance chiara. Chi accede a cosa? Quali sono i flussi critici? Dove sono archiviati i dati sensibili? Queste questioni devono essere oggetto di politiche documentate, procedure di audit e piani correttivi.

Inoltre, l'azienda deve rafforzare la sua capacità di rilevazione e reazione. Un ransomware non rilevato per 48 ore può costare centinaia di migliaia di euro. Soluzioni come EDR, XDR, SIEM o SOC consentono un monitoraggio informatico proattivo e automatizzato integrato negli ambienti cloud.

Infine, la resilienza deve diventare un obiettivo in sé. Non si tratta più di prevenire ad ogni costo l'incidente, ma di assicurarsi che l'azienda possa continuare a funzionare anche in caso di attacco. Ciò richiede l'implementazione di backup crittografati, piani di continuità operativa (BCP) e disaster recovery (ERP), idealmente ospitati in infrastrutture cloud ridondanti.

Perché farsi accompagnare nella sua strategia di sicurezza informatica cloud

Implementare una strategia di sicurezza informatica basata sul cloud e sulla Zero Trust è un'impresa complessa. Richiede competenze specifiche, spesso assenti dai team interni, e richiede un monitoraggio tecnologico costante.

Rivolgersi a un fornitore specializzato come UNIVIRTUAL significa beneficiare di un accompagnamento su tre assi:

  • Verifica e mappatura dei rischi relativi alla tua architettura cloud esistente.
  • Implementazione di un'infrastruttura sicura, che integra strumenti moderni (firewall applicativi, MFA, segmentazione di rete, bastione, SIEM...).
  • Formazione e accompagnamento al cambiamento, per sensibilizzare gli utenti e i team IT ai nuovi usi.

Le nostre infrastrutture cloud di livello mondiale, ospitate in Francia e Svizzera, sono progettate per soddisfare i più elevati requisiti di sicurezza e conformità. Supportiamo i nostri clienti nella realizzazione di ambienti sicuri e verificabili, adatti al loro mestiere.

Conclusione: senza una strategia cloud e zero trust, la tua sicurezza informatica è incompleta

La proliferazione di attacchi, la trasformazione degli usi e l'outsourcing dell'infrastruttura rendono obsoleta qualsiasi strategia IT che non si basa su un approccio cloud-native e zero trust. I CIO e i CTO devono rivedere in profondità il loro modello di sicurezza, non come strato difensivo ma come sistema nervoso integrato all'intera infrastruttura.

Questa trasformazione non è solo una sfida tecnica. Richiede metodo, allineamento strategico e accompagnamento.

In UNIVIRTUAL, aiutiamo le aziende a proteggere la loro trasformazione digitale. Perché oggi la sicurezza informatica non è più un semplice progetto IT. È un pilastro della sostenibilità aziendale.

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SCHNETZER

Daniel SCHNETZER

Je suis Daniel, rédacteur web et consultant pigiste passionné par l’IT et les solutions cloud professionnelles. Avec plus de 10 ans d’expérience en rédaction SEO B2B, j’aide les entreprises à se démarquer en ligne. Mon objectif ? Créer du contenu percutant qui non seulement attire, mais aussi engage. Chaque mot est une opportunité de transformer un lecteur en client fidèle.

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